Il quarto ingrediente del successo dei Matriàl: l'esperienza del Teatronovo
Alessandro: "Ho letto la tua intervista doppia e l'ho trovata molto bella (leggila anche tu cliccando qui). Coi MAtriàl stiamo collaborando sia all'Isola che ad altri pezzi. Con il video dell'Isola Mattia mi mandò canzone e testo e mi chiese di aiutare nella regia del video Andrea Storchi. Quando ci siamo trovati abbiamo pensato di introdurre il Goldoni, vestito col costrume del cogidore delle Baruffe Chiozzotte, ruolo che pare rivestì davvero per un anno a Chioggia prima di diventare avvocato. Visto che è una canzone per i cittadini volevamo introdurre la cultura per le calli della città. Si poteva trasmettere un'immensità artistica nella concretezza ma anche l'idea della continuità urbanistica del centro storico dal Settecento ad oggi. Inoltre volevamo rompere la cattiva fama, la nomea, dei chioggiotti. Il Teatronovo ha contribuito coi costumi e con lo spirito: sia Mattia che Cristian hanno fatto parte attiva della Compagnia, c'è un affiatamento cameratesco. Il video è stato il frutto di una compenetrazione tra la musica, la tecnologia del drone con l'arte e la storia: in questo senso è vermanete moderno. Oggi ha superato le 110.000 visualizzazioni (se non l'hai ancora visto eccolo qua), raccogliendo un successo aldilà delle aspettative. Credo che siamo riusciti a trasmettere qualcosa di importante.
Francisco: com'è stato partecipare alla regia del video?
Alessandro: In tutta la parte dell'immagine fotografica artistica c'è l'occhio di Andrea Storichi. Io sono intervenuto nella regia dei cantanti in quanto attori: gestione del corpo, inquadrature, scelta delle location. La terrazza è stata un'idea di Andrea, così come il molo della darsena. Io volevo che Mattia fosse in alto, verso l'infinito. Il testo parla di mare, laguna, sentimenti. E' la parte emotiva. Mentre la parte rap volevo che fosse calata dentro la città, in basso: Cristiano che parla tra la gente comune. Stava poi alle inquadrature panoramiche di Mattia collegare in una visione a 360° gradi. Rap - livello della strada, pop - livello più etereo. Inoltre abbiamo seguito le immagini evocate dal testo aggiungendo la presenza di persone comuni e del Goldoni.
Francisco: Sembra quasi un Goldoni malinconico, perchè?
Alessandro: Sì è malinconico. Io credo che la malinconia sia uno dei sentimenti più struggenti dell'essere umano, insieme alla speranza. E' una presa di coscienza di aver vissuto momenti felici: come se Goldoni fosse tornato e avesse confrontato Chioggia del suo tempo a quella di oggi. Il pensiero torna anche agli sbagli del passato. Mentre cammina per le calli ci sono anche dei sorrisi: è tornato nella sua città. I chioggiotti hanno una grande forza emotiva: il chioggiotto ti può dare veramente il cuore ma se lo tradisci ti toglie tutto. Nel Goldoni questa forza è rimasta dentro: nelle Baruffe si percepisce il climax tra "va tutto bene" e "tutto va male", dalle coltellate e minacce agli abbracci di riconciliazione.
Francisco: Ci parli un po' dell'esperienza teatrale di Mattia e Cristiano?
Alessandro: Ti manderò delle foto (quelle che rallegrano l'articolo sono tutte di proprietà del Teatronovo). Io conosco MAttia e Cristiano da quasi vent'anni, dal liceo. Io sono in Teatronovo da 15 anni ed ho attraversato tutte le fasi e i ruoli: dal garzone fino alla presidenza che ricopro da 3 anni. L'ho vissuto in tutti i suoi aspetti, dai tempi di Franco e Giuliano. La compagnia non è solo una banda di commedianti ma un gruppo di sognatori, che ama l'arte e vuole trasmetterla, che fa il mestiere con amore. Questo ha attirato le nuove leve del teatro. I personaggi storici della compagnia sono stati capaci di trasmettere questa passione per la cultura. Io Matteia e Cristiana abbiamo recitato assieme e poi siamo stati separati dai casi della vita. Mattia è ancora attivo e interpreta il Titta Nane delle Baruffe, il rabbioso moroso di Lucieta. Cristiano ora non sta recitando con noi ma in passato lui faceva il Toffolo Marmottina, il comico spasimante della giovane promessa sposa. Io facevo il ruolo del Cogidore.
Francisco: Che programmi ci sono col Teatronovo?
Alessandro: vogliamo ripartire come e quando sarà possibile. SI voleva preparare l'estate col nostro cartellone standard (I rusteghi, Baruffe Chiozzottoe, La Locandiera) e magari impostare qualcosa di nuovo su cui al momennto stiamo discutendo. Purtroppo siamo forzatamente fermi. Ci piacerebbe anche avviare un casting per i giovani. La compagnia è stata sempre l'occasione di incontri e condivisioni. Bello riuscire a portare la cultura a chi non se l'aspettava.
Francisco: è proprio quello che ci ha raccontato Cristiano Veronese nella sua intervista ricordando con affetto lo scomparso Giuliano Soncin.
Alessandro: Quando ha iniziato col teatro era il rapper dei Casumista e non ti saresti mai aspettato che gli entrasse nel cuore. Tra Cristiano e Giuliano c'era un buon rapporto. Giuliano è sempre stato un buon amico, anche se ci scontravamo per cercare soluzioni nuove, idee divergenti, questioni artistiche alla fine si beveva sempre un bicchiere insieme: "Dai Masotta bevemo un'ombra". Al di là della differenza d'età si è creata una bella amicizia. Giuliano sapeva mettere a proprio agio le persone. Bella è stata anche con lui l'esperienza del "lato oscuro" un appuntamento culturale-spettacolare al Discanto che forse tornerà grazie al collaborazione con suo figlio Lorenzo: serate in cui arte, musica, gastronomia e tanto altro si incontravano. Inoltre abbiamo appena lanciato il nuovo sito internet della compagnia: https://www.teatronovo.it/. SArebbe meraviglioso riuscire a far partire una rassegna teatrale per portare a CHioggia altre compagnie e tenere sempre desta l'attenzione.
Francisco Panteghini
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