Quel gran genio di fra' Gioseffo Zarlino...

Quando incontro una persona più intelligente di me o esperta di una campo del sapere che quasi ignoro sono preso da un misto di ammirazione e senso di inferiorità. Leggere il libro di Loris Tiozzo su Gioseffo Zarlino mi ha restituito tutte queste sensazioni. Davanti al genio del compositore cinquecentesco fra' Gioseffo Zarlino solo un altro geniale musicista e matematico poteva ardire a comprendere e tentare di spiegare, allegando prove pratiche, la teoria musicale che il compositore chioggiotto rinnovò dopo anni spesi a confrontarsi con i classici, greci in particolare.
Fino a tutto il Rinascimento gli studi musicali andavano di pari passo con lo studio della matematica e delle geometria. E' pur vero che si trovavano valenti musicisti "ad orecchio" ma i veri teorici erano grandi eruditi e Zarlino era uno di questo. Inoltre era un frate cappuccino di precoce vocazione che per tutta la vita coniugò l'attività musicale con la cura delle anime, prima a Chioggia e poi a Venezia. Pubblicò persino un libretto, che bramo di leggere, sulla vera storia della formazione dei frati cappuccini. Musicalmente fra Gioseffo si era formato al duomo di Chioggia di cui era diventanto organista. Pregevole era anche nella composizione di opere sacre e anche profane.
Ci voleva la passione, la competenza e, non è piaggeria, il genio del maestro Loris Tiozzo per leggere, capire e portare a nuova vita le Istitutioni Harmoniche (edito a stampa nel 1558 e successive ristampe). Il maestro Tiozzo riassume in breve tutte le opere di teoria musicale di fra Gioseffo, dopo averne tracciato un quadro biografico e averlo messo in relazione con i maggiori musicisti dell'epoca (la scuola fiamminga, il panorama veneziano, Vincenzo Galilei). Si delinea una Venezia all'avanguardia: ricca di ricchezze, di colti mecenati, di gente da tutta Europa e soprattutto di Greci, Armeni e Ebrei che permisero che qui confluisse il meglio dei testi antichi che vennero tradotti e date alle stampe nelle fiorenti aziende tipografiche.
Loris Tiozzo aggiunge a questa ricostruzione il suo studio con esperimenti pratici come la ricostruzione di un monocordo come quello usato da Zarlino o lo studio e traduzione in frequenze delle note definite dai trattati. Un lavoro accurato e metodico, di chi conosce la matematica e la musica con la medesima competenza. Unico punto che resta dietro le quinte è proprio la relazione tra la ricerca spirituale di fra Gioseffo e la sua produzione. Studioso di greco ed ebraico, a Venezia venne a contatto anche con la cabala e la numerologia, in cui i numeri sono elementi divini tramite cui si può conoscere tutto il creato. Invero è questa la prospettiva che più mi affascina! Ma serviranno ancora molti anni per poter avere le conoscenze necessarie a portare avanti il lavoro.

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