Recensione del concerto dei Truma a cura dell'artista e potessa Domenica "Nella" Talamini

Suggestioni marine a Palazzo Goldoni con l'esibizione del gruppo Truma. I musicisti clodiensi hanno presentato alcuni dei loro brani più noti ed apprezzati nell'ambito della prima delle serate organizzate da Francisco Merli Panteghini in collaborazione con Radio Clodia (ogni secondo giovedì del mese alle 20,30). Le canzoni sono state trasmesse in diretta e sono riascoltabili su You Tube di Radio Clodia. Riccardo Vianello, autore di testi e cantante ha brevemente presentato i brani: comune denominatore: Chioggia e le sue atmosfere. Le nostre spiagge, la laguna, il fatto di essere isola, le maree, la vita dei pescatori, la consapevolezza di appartenere ad un ambiente unico ed irripetibile, tutti concetti veicolati in melodie che trovano nel dialetto chioggiotto un naturale completamento. Un eccellente gruppo di musicisti che opera con strumenti tradizionali ( non necessitano di amplificazioni e trucchetti elettronici) formato dal fisarmonicista: Michele Tiengo, dal bassista Renato Naccari, dal percussionista Maro Chiereghin, dal chitarrista Giuseppe Fedrigo dal violinista Riccardo Gigo e da voce e chitarra di Riccardo Vianello.

Una musica che trascina e piace a persone di tutte le età, sia che suonino brani soffusi di dolcezza come “L'insicurezza delle isole”, “Zogelo”, “Il mare” o che galoppino in una indiavolata sarabanda con “La munega mata”e “Col fio in brasso”o quando diventano evocativi con pezzi come “Truma”, “Ca' roman” e “Marea”. I musicisti hanno alle spalle 15 anni di lavoro come gruppo folk distinguendosi per una forte impronta identitaria. Un canto a gola spiegata che garantisce la vitalità ed anche la mediterraneità di un gruppo di artisti che con il mare ha un rapporto ambivalente. Sanno bene, i nostri pescatori, che il mare può essere entità madre o matrigna e così i Truma che raccontando se stessi attraverso le loro suggestioni musicali, intrecciando la poesia, alle cose della vita, alternando l'amore per la propria terra, alle conflittualità dell'esistere .

Nel loro futuro un terzo CD per la metà del 2021. A seguito della serata Tiziano Marchesan ( noto in città come Pippo Zaccaria) ha letto alcune sue poesie in dialetto rivelando la sua anima lirica. Alcune, utilizzando la rima baciata, hanno affrontato alcuni temi collegati alla città. “Ciosa...dopo” esprime l'affetto per Chioggia e per i concittadini, arrabbiati e strillanti ma fondamentalmente buoni. Con “Ciosa langue” Marchesan ha manifestato la sua preoccupazione per il patrimonio folkloristico della città chiedendosi chi lo erediterà, forte è il desiderio di conservare un passato prezioso. La poesia “La mama” è un messaggio d'amore a chi dona tutta se stessa in modo disinteressato. Tiziano Marchesan ha debuttato nel 1976 a Radio Chioggia Libera e continua ancora oggi la sua proficua attività teatrale.

Nella Talamini

Foto di Francisco Panteghini

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